Luca Sguera nasce nel 1992 in un'ospedale milanese: alla nascita il suo destino sembrà già segnato perchè appena nato anzichè mettersi a piangere intona il motivo principale della nona sinfonia di Beethoven. L'ostetrica è sicura che da quel ventre sia uscito il demonio ed è talmente scioccata che decide di ritirarsi a vita privata. Gli anni passano in modo tutt'altro che sereno, infatti il piccolo Luca è una piccola peste e non sa far altro che molestare le sue insegnanti e le sue piccole amiche di scuola. L'incontro con i tasti bianchi e neri avviene nel 2000, quando con la sua famiglia, appena trasferitasi a San Giuliano Milanese, Luca sta festeggiando il Natale: Babbo Natale (molto probabilmente il piccolo credeva ancora nell'esistenza di quest'ultimo) gli fa un regalo speciale, un piccolo strumento con dei tasti che riproduce suoni diversi. Luca non aspetta e comincia a suonare da solo piccoli motivi presenti sui libicini allegati allo strumento musicale. Dopo qualche anno, nel 2003, quando Luca frequenta il primo anno di scuola media, i suoi genitori si accorgono dell'intreresse del figlio nella musica e in particolare nello strumento da lui posseduto: dopo averne parlato con il diretto interessato decidono di mandarlo a lezioni private di pianoforte. Luca inizia a prendere lezioni da Tanja, la sua prima insegnante, ma continuando a suonare sulla piccola tastiera avuta nell'ormai lontano Natale del 2000. Ben presto arriva una nuova tastiera, questa volta un pò più "seria", ma neanche questa sembra soddisfare le esigenze degli insegnanti di musica che sono sicuri della dote di Luca e si sorprendono ogni volta che sentono che il ragazzo studia e si esercita su una tastiera. Luca intanto sta crescendo e grazie al cugino Ruggiero viene a conoscenza del rock: questo gli sconvolge la vita tanto che nell'estate del 2006 prende una decisione che cambierà i suoi anni a venire (dal punto di vista musicale, s'intende). Decide infatti di buttarsi alle spalle la musica classica (qualcuna dice che ne aveva pieni i coglioni) col desiderio di suonare musica "moderna". Avviene allora l'incontro con il maestro che lo farà progredire ma soprattutto appassionare (nel vero senso della parola) alloa strumento in soli due anni: Maurizio Carucci. Con lui Luca impara a eseguire brani di musica contemporanea, impara a suonare leggendo solo gli accordi, impara le basi dell'improvvisazione, impara a comporre, impara a conoscere la musica e impara a suonare con altri musicisti. E' Maurizio che invita l'allievo Luca a unirsi a un progetto di musica d'insieme della scuola Civica musicale del piccolo paese lodigiano S. Zenone: Luca non lo sa ma è lì che farà le sue prime esperienze in campo musicale. Infatti tra i musicisti di questo progetto c'è un bassista, Riccardo, che nel settembre del 2007 fa una proposta a Luca: gli chiede di entrare a far parte del suo gruppo. Luca accetta immediatamente, entusiasta all'idea di suonare musica rock con dei suoi coetanei. Nell'autunno di quell'anno Luca conosce gli altri componenti e avviene la "prova" per decidere della sua entrata nel gruppo. Dopo due ore di prova in saletta tutti i componenti del gruppo, che si chiama 'Atonika', sono entusiasti e Luca ne diventa componente permanente. Col gruppo nasce subito un feeling musicale e nascono, col passare delle ore in saletta, 5 pezzi originali in cui Luca mette tutto ciò che viene dalla sua mete, dal suo cuore, ma soprattutto dalle ore passate ad ascoltare i Dream Theater, fonte infinita di crescita musicale. Nel 2008 Luca ha ormai composto per conto proprio due pezzi per pianoforte "Reflections on Nothing" e "Note Frizzanti" (ah, nel 2006 aveva acquistato il suo primo pianoforte digitale), qualche pezzo per più strumenti e sta per finire un brano di circa dieci minuti tutto strumentale, che molto probabilmente proporrà al suo gruppo. Attualmente si sta preparando per entrare al Conservatorio di Milano.
domenica 7 settembre 2008
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